La comunità di Isola Maggiore trascurata…
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Un ingiustizia grave !
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La communauté de l’Isola Maggiore
négligée…
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Une injustice flagrante !
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Source : http://www.girlgeekdinnersicilia.com/la-sindrome-di-calimero-non-salva/
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Pour nos amis francophones
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Dans ce blog, nous avons malheureusement été obligés de dénoncer les négligences successives des autorités publiques à l’égard de l’ Isola Maggiore.
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Après nous être faits le relais d’appels à l’aide émis par les “isolani”, nous publions aujourd’hui in extenso un article résultant d’un interview d’ Alessandro Gabbelini, natif de l’île et responsable du restaurant “A l’Antico orologio“.
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Il y dénonce les modifications arbitraires récentes (26/10/2015) des horaires hivernaux des traghetti “Tuoro-Isola Maggiore” dues à des décisions inconsidérées d’ Umbria Mobilità.
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Ces modifications vont entraîner des difficultés majeures pour les plus anciens parmi les insulaires : tout déplacement vers Tuoro pour quelque motif que ce soit (visite médicale, dentiste, pharmacie…) impliquera désormais un départ en tout début de matinée (08:11) sans possibilité de retour avant le tout début d’après-midi !
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Encore un mauvais coup pour l’Isola Maggiore et sa toute petite communauté dont la survie est une fois de plus sapée dans ses oeuvres vives.
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Comme dit le proverbe:
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“Tant va la cruche à l’eau
qu’à la fin elle se brise !“
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Introduzione
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La persistenza di alcuni abitanti durante tutto l’anno presso l’Isola Maggiore è condizionata da un minimo di risorse essenziali.
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Tra questi, la garanzia di un collegamento regolare con la terraferma è un elemento chiave.
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Quest’anno il calendario imposto unilateralmente da Umbria Mobilità non soddisfa più questo requisito minimo.
Questa situazione significa a breve termine la fine della presenza di abitanti permanenti all‘ Isola Maggiore.
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Questo sarà allora l’ultimo passo nel declino implacabile dell’ Isola Maggiore, gioiello inestimabile del Lago Trasimeno.
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E l’ Isola Maggiore non potrà più che seguire il triste percorso del Castello Guglielmi, che, dopo il suo abbandono, si è trasformato in una rovina miserabile.
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Nel 2011, abbiamo già denunciato qui le numerose negligenze da parte delle autorità pubbliche sopportate dall’Isola Maggiore
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Dopo di che il nostro blog è stato a volte un altoparlante al servizio di richieste di aiuto della parte degli isolani
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Oggi, il nostro blog riprende questo tipo di servizio per ritrasmettere una nuova richiesta di aiuto pubblicata in un articolo di Umbria – Il Messagero
(domenica 1 novembre 2015 – pagina 1).
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Il problemà e la richiesta di aiuto
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Il seguente articolo è il risultato di un’intervista di un isolano, Alessandro Gabbelini.
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È dalla penna di Egle Priolo.
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I TAGLI PER L’ISOLA MAGGIORE
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” Niente traghetti per la farmacia “
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« Saremo anche soltanto diciotto, ma paghiamo le tasse e non meritiamo un taglio dei servizi che cosi ci uccide ».
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È la truppa di residenti dell’isola Maggiore, sparuta ma non doma, che ingaggia una battaglia con Umbria mobilità e la Provincia per il nuovo taglio alle corse dei traghetti tra la perla del Trasimeno e la terra ferma..
Con il nuovo orario in vigore dal 25 ottobre che ha cancellato alcune corse considerate come fondamentali per la vita degli abitanti ma anche per la sopravvivenza delle attività commerciali che rendono vivva una meta turistica che in un anno accoglie 120mila presenze.Eppure l’azienda dei trasporti, legata ai tagli di chilometri e di miglia previsti da Comuni e Provincia, per l’orario invernale ha eliminato quelle corse “ intermedie tanto utili per gli anziani e i ristoratori ”.
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A parlare, a nome delle attività dell’isola e della sua popolazione, è Alessandro Gabbellini, titolare del ritstorante “All’antico orologio”.
Che non attacca soltanto ma scende nel pratico per spiegare le difficoltà di chi vive e lavora alla Maggiore.
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« Se uno dei nostri anziani avesse bisogno di andare in farmacia è costretto a partire alle 8.11.
Ve lo immaginate in una mattina d’inverno?
E il rientro?
Solo intorno a mezzogiorno.
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Per non parlare della domenica e dei festivi: i primi traghetti arrivano all’isola alle 10.35.
Un cuoco, un cameriere non possono iniziare a lavorare a quell’ora.
Tanto che ultimamente i tre locali sono stati costretti a chiudere: non si può lavorare con questi orari.
E il Comune di Tuoro dov’è? ».
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I residenti sperano in un cambio di rotta, magari con l’utilizzo del battello Polvese di cui (al momento invano) hanno chiesto la gestione.
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E se la soluzione fosse un aumento delle licenze private come da bando del Comune di Magione per la sua Polvese?
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Conclusione
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C’è un vecchio proverbio toscano che illustra il pericolo di lasciare cosi una situazione deteriorarsi continuamente.
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(clicca sul proverbio per conoscere la spiegazione di questo proverbio)
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